Integratori: è partita la Campagna anti fake-news

Si propone di combattere le false o parziali informazioni sugli integratori alimentari la campagna nazionale di comunicazione “La sfida dell’informazione corretta nell’era digitale”, promossa dall’Unione Nazionale Consumatori (UNC) con il supporto di Integratori Italia – UIF. In che modo viene attuata? Mediante videografiche che saranno condivise attraverso i canali social e il sito www.consumatori.it, unitamente ad approfondimenti specifici per la newsletter. Dopo una prima fase, i video saranno rilanciati anche attraverso il sito www.integratoriebenessere.it e la pagina Facebook Integratori e Benessere. In più alcune domande sui temi della sicurezza dell’acquisto degli integratori su internet, sulla distinzione tra integratore e farmaco e la corretta lettura delle etichette troveranno risposte nel link della guida digitale “L’uso corretto degli integratorihttps://www.consumatori.it/wpcontent/uploads/2018/05/UNC_Guida_L-uso-corretto-degli-integratori.pdf i cui contenuti sono tratti da alcuni capitoli dell’e-book Review Scientifica, realizzata negli anni scorsi da Integratori Italia. Dunque strumenti efficaci e di facile consultazione, a disposizione gratuitamente dei consumatori per aiutarli sia a compiere scelte consapevoli, sia a distinguere le false notizie da quelle derivanti da fonti autorevoli, sia al corretto utilizzo degli integratori.

Tutte le informazioni riportate derivano da referenze scientifiche e la scienza fornisce sempre maggiore supporto al ruolo che questi prodotti correttamente utilizzati possono avere a sostegno della salute e del benessere. In proposito ha così precisato Giovanni Scapagnini, Vice Presidente SINUT, Società Italiana di Nutraceutica: <Gli integratori alimentari costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine gli aminoacidi e gli acidi grassi essenziali, o di altre sostanze, inclusi gli estratti di origine vegetale, in grado di supportare da un punto di vista nutrizionale e funzionale, la fisiologia e lo stato di salute e benessere del nostro organismo. Sebbene una corretta alimentazione rappresenti un fattore imprescindibile per la salute della popolazione, la possibilità di implementare benessere e specifici aspetti della fisiologia attraverso la supplementazione di integratori è una nozione supportata da innumerevoli studi di popolazione e riconosciuta in molti casi da indicazioni salutistiche approvate dagli organi regolatori dei vari Paesi. Inoltre, i cambiamenti di stile di vita e demografici,caratterizzati anche dal generale invecchiamento della popolazione mondiale, hanno portato negli ultimi anni a un aumento esponenziale delle patologie cronico-metaboliche associate all’età. Benché per molte di tali patologie (diabete, aterosclerosi, demenza ecc.) non esistano ancora cure efficaci, sappiamo che gran parte della battaglia potrebbe essere vinta a livello di strategie preventive, supportando e migliorando sempre più la qualità della nostra salute. In questa ottica gli integratori alimentari possono giocare un ruolo molto importante in termini di efficacia sulla gestione della salute e della spesa pubblica. Non a caso la ricerca scientifica sta investendo sempre più nel realizzare studi per dimostrare e soprattutto ottimizzare l’utilizzo di alcune sostanze nutraceutiche come integratori in grado di ridurre fattori di rischio di invecchiamento patologico. Ad esempio, il COcoa Supplement and Multivitamin Outcomes Study (COSMOS), condotto dalla Harvard Medical School, ha arruolato ben 18.000 persone in USA per valutare in uno studio randomizzato in doppio cieco della durata di 5 anni, l’effetto sulla salute cardiaca e cerebrale dei flavanoli del cacao>.

Gli italiani che utilizzano gli integratori sono sempre più numerosi; secondo un’indagine condotta di recente da Gfk-Eurisko per conto di Integratori Italia, sono 3 persone su 4, e sono 1 su 2 quelle in cerca di informazioni. La principale fonte di informazione sugli integratori è il Web (51%), seguita dal medico (47%) e dal farmacista (40%). Inoltre, il consumo di questi prodotti risulta in costante aumento, alla luce di una popolazione che invecchia e che mette a rischio sempre di più la sostenibilità dei sistemi sanitari nazionali.

Antonella Franchini

 

 

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