Giornata Europea degli Antibiotici: attenzione ai superbatteri

In occasione della Giornata Europea degli Antibiotici (18 novembre), gli infettivologi della SITA, Società Italiana di Terapia Antinfettiva, riuniti in questi giorni a Santa Margherita Ligure per l’International Meeting on Antimicrobial Chemotherapy in Clinical Practice (ACCP), invitano medici e pazienti a prescrivere ed assumere gli antibiotici in modo appropriato per evitare che si sviluppino resistenze e si diffondano infezioni.  E’ il caso del superbatterio KPC: Klebsiella Pneumoniae Carbapenemasi-produttrice, considerato un vero e proprio killer in quanto, nel 50% dei casi, è resistente agli antibiotici, inclusi i più recenti carbapenemi. KPC guida il plotone dei batteri resistenti che stanno dilagando nel nostro Paese: Pseudomonas aeruginosaStaphylococcus aureus resistente alla meticillina ed Enterococco resistente. L’Italia è maglia nera per incidenza delle infezioni resistenti, con una diffusione superiore alle medie europee per alcuni superbatteri che, dagli ospedali si stanno diffondendo anche alle residenze per anziani e alle case di riposo. Il rischio è quello di entrare in un’era post-antibiotica dove le infezioni banali mettono a rischio la vita, anche al di fuori delle strutture sanitarie. In Italia vi è una prevalenza tra il 10-15% di Enterobatteri tipo ESBL che causano infezioni urinarie. Una donna su dieci con una cistite la potrebbe acquisire da un germe resistente sul quale i comuni antibiotici non funzionano. L’emergenza non è solo italiana ma globale: l’antibiotico-resistenza, insieme ai cambiamenti climatici e alla salute di genere, è stata una delle tre priorità al centro del G7 dei Ministri della Salute che si è svolto nei giorni scorsi a Milano.

L’Italia è uno dei Paesi dove si registra il maggior consumo di antibiotici (27,8 dosi ogni 1.000 abitanti al giorno). Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), agli attuali tassi di incremento delle antibiotico-resistenze da qui al 2050, saranno responsabili di 10 milioni di decessi annui. Già oggi in Europa, si verificano annualmente 4 milioni di infezioni da germi antibiotico-resistenti che causano 25 mila decessi. In Italia le infezioni intra-ospedaliere colpiscono ogni anno circa 285 mila pazienti, causando circa 4.500-7.000 decessi. Proprio in occasione della Giornata Europea degli Antibiotici, due importanti società scientifiche europee, ESCMID (European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases) e ESICM (European Society of Intensive Medicine), hanno lanciato ANTARCTICA (ANTimicrobiAl Resistance CriTIcal CAre), una vera e propria Alleanza europea contro le antibiotico-resistenze nelle terapie intensive. Il monito rivolto agli specialisti è quello di utilizzare meglio gli antibiotici, migliorare le tecniche di diagnosi e cura, cercando di capire quali siano i germi che circolano nelle strutture ospedaliere, e promuovere studi clinici sull’uso dei nuovi antibiotici.

Per rispondere alla massiccia offensiva dei superbatteri SITA ha messo a punto le prime Linee Guida, pubblicate su Clinical Microbiology and Infection, che forniscono alcuni suggerimenti sulla prevenzione e la terapia. Oltre all’importanza di controllare i fattori di rischio, attraverso isolamento dei pazienti infetti, igienizzazione di mani, attrezzature e ambienti sanitari, le Linee Guida sottolineano la necessità di trattare queste infezioni con cocktail di antibiotici diversi, nell’auspicio che almeno uno funzioni e che comunque si potenzino uno con l’altro.

«SITA è in prima linea per contrastare l’uso non corretto degli antibiotici, causa delle antibiotico-resistenze: fino ad oggi ci siamo concentrati soprattutto sui cittadini con la campagna Antibiotici-La nostra difesa numero 1, e adesso ci rivolgiamo anche ai medici prescrittori, perché sappiamo che di antibiotici se ne prescrivono troppi senza necessità», conferma Claudio Viscoli, presidente della Società Italiana di Terapia Antinfettiva (SITA) e Direttore della Clinica Malattie Infettive, Università degli Studi di Genova IRCCS San Martino. Qualche buona notizia sul fronte terapie: dopo anni di stasi, le aziende farmaceutiche sono tornate ad investire in questa area terapeutica. Nuove molecole sono disponibili, come i due nuovi farmaci attivi contro i microorganismi Gram-positivi e Gram-negativi. Tedizolid, indicato per il trattamento delle infezioni batteriche acute della cute e dei tessuti molli sostenute da patogeni Gram-positivi e ceftolozane/tazobactam, una nuova cefalosporina con un’ importante attività nei confronti di Pseudomonas e anche di Enterobatteri, indicata per il trattamento delle infezioni addominali e delle vie urinarie sostenute da patogeni Gram-negativi multiresistenti. Non ancora disponibile un terzo farmaco, ceftazidime/avibactam, cefalosporina di terza generazione (ceftazidime), indicato per il trattamento delle infezioni complicate intra-addominali e le infezioni urinarie sostenute dei batteri Gram-negativi. Mantenere alta l’attenzione sul problema è l’impegno della SITA: attraverso il sito www.antibioticilanostradifesa.it prosegue la campagna web e social per informare i cittadini: sul sito, oltre allo spot “Il Supervampiro”, interpretato da Ricky Tognazzi, sono disponibili video nelle quali gli infettivologi della SITA rispondono ai quesiti sulla terapia antibiotica.

Paola Trombetta

Articoli correlati