Festa della mamma con l’Azalea della Ricerca AIRC

In occasione della Festa della mamma, domenica 13 maggio in 3.700 piazze italiane torna l’Azalea della Ricerca dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), un regalo speciale per festeggiare le mamme e tutte le donne. Questo fiore, simbolo della salute femminile, ha permesso ad AIRC, negli ultimi 5 anni, di investire oltre 64 milioni di euro per sostenere 498 progetti di ricerca e 126 borse di studio per la prevenzione, la diagnosi e la cura dei tumori femminili.

Più di 20 mila volontari AIRC saranno nelle piazze per distribuire 580 mila coloratissime azalee. A fronte di una donazione di 15 euro, insieme alla piantina verrà consegnata una speciale Guida interamente dedicata alla salute in rosa con indicazioni pratiche degli esperti sui percorsi di prevenzione e diagnosi precoce. Per info: www.airc.it; numero speciale: 840.001.001.

Nel 2017, in Italia, è stato diagnosticato un tumore alla mammella o agli organi riproduttivi a 65.800 donne. Il cancro al seno è il più diffuso con circa 50.000 nuovi casi: si stima che ne sia colpita 1 donna su 8 nell’arco della vita. È però la patologia per la quale, negli ultimi due decenni, la ricerca ha ottenuto i migliori risultati portando la sopravvivenza, a cinque anni dalla diagnosi, a crescere dall’81% all’87%. Un traguardo importante ma ancora lontano dall’obiettivo del 100%. Resta molto da fare, ad esempio, per il tumore triplo negativo che colpisce soprattutto in giovane età, e per il carcinoma mammario metastatico che oggi interessa circa 36.000 donne alle quali è necessario garantire una sempre migliore qualità di vita con terapie mirate. Lo scorso anno i tumori ginecologici hanno, invece, colpito nel complesso 15.800 pazienti. 8.300 sono state le diagnosi di cancro all’endometrio e 2.300 alla cervice uterina: per queste patologie la sopravvivenza a cinque anni ha registrato una crescita costante arrivando rispettivamente al 77% e al 68%. Diversa è la situazione per il tumore dell’ovaio, che ha riguardato circa 5.200 donne, perché è difficile da diagnosticare precocemente, presenta un alto tasso di recidiva e di resistenza ai farmaci. Per superare questi aspetti critici i ricercatori AIRC si stanno muovendo in due direzioni: da un lato provano nuove combinazioni di farmaci capaci di ridurre la resistenza e dall’altro, grazie all’immunoterapia, cercano di individuare cellule capaci di stimolare le risposte immuni dei pazienti.

Superare la resistenza ai trattamenti e personalizzare la terapia delle giovani pazienti colpite da tumore al seno è l’obiettivo della biologa Barbara Belletti, scelta a rappresentare i 5 mila scienziati AIRC nell’immagine della campagna dell’Azalea della Ricerca dove è ritratta insieme alle figlie Bianca e Maria Giulia. <Grazie al lavoro di squadra di tanti giovani in laboratorio e al fondamentale contributo dei colleghi clinici, io e il mio gruppo di lavoro ci stiamo impegnando per comprendere  le alterazioni molecolari che sono la causa di una maggiore aggressività nel tumore al seno quando insorge nella donna giovane>, spiega la stessa Belletti, ricercatrice presso il Centro di riferimento oncologico (CRO) di Aviano, dove per i prossimi cinque anni guiderà un progetto AIRC su questo specifico tema. <Lo studio e la comprensione di queste differenze ci permetterà di sviluppare nuove strategie per migliorare la terapia e la prognosi delle pazienti con trattamenti sempre più personalizzati ed efficaci>.

di Paola Trombetta

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