Congresso AIOM: il 30% degli utenti web cerca notizie riguardo la dieta e i tumori

Solo un cittadino su tre sostiene che l’alimentazione rappresenti un fattore di rischio oncologico. Ancora pochi italiani, infatti, conoscono il ruolo che l’alimentazione può svolgere contro il cancro. Eppure, secondo gli ultimi studi scientifici, il 30% dei casi di tumore è riconducibile all’alimentazione. La nutrizione, come strumento sia di prevenzione che di “terapia”, riscuote più interesse sui siti Internet delle cosiddette cure alternative (24%) o delle cause e rimedi delle neoplasie (13%). E più del 30% degli utenti web cercano notizie corrette su questo tema. Nel nostro Paese la dieta sana per eccellenza, quella mediterranea, viene molto spesso disattesa. Meno del 10% degli italiani consuma tutti i giorni le cinque porzioni di frutta e verdura raccomandate. Il 21% dei bambini con meno di 10 anni invece è in sovrappeso, il 9% è addirittura obeso. A scattare questa fotografia sul rapporto tra informazione, Internet e cancro sono la Fondazione AIOM e l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), in occasione del XX Congresso Nazionale, che si è da poco concluso a Roma. La Società scientifica ha presentato i primi dati del portale “anti fake-news”: www.tumoremaeveroche.it: attivo da sei mesi, è già stato consultato da oltre 150mila utenti unici; al comitato scientifico, composto da un gruppo di oncologi che rispondono alle domande dei cittadini, sono arrivati oltre 50mila mail e messaggi.

<E’ fondamentale riuscire a fornire ai cittadini notizie attendibili su un tema così importante come la correlazione alimentazione/cancro>, sottolinea Stefania Gori, Presidente Nazionale AIOM. <Attraverso una dieta sana ed equilibrata possiamo ridurre del 16% il rischio di insorgenza dei tumori allo stomaco, endometrio, esofago, colon-retto, bocca, faringe e laringe. Non va inoltre sottovaluto il ruolo che ricopre la nutrizione per gli oltre 3 milioni di italiani che vivono con una neoplasia. Molte delle domande che ci arrivano riguardano i “supercibi”: sul web sono riportate infatti fake-news su ipotetiche capacità anti tumorali di limone, caffè, zenzero, miele, olio di cannabis o di cocco o succo alla barbabietola. La ricerca ha evidenziato in modo incontrovertibile che non esistono cibi in grado di proteggere in maniera assoluta. Tuttavia va ribadito agli utenti, e a tutti i cittadini, quanto sia importante la dieta nella prevenzione oncologica>.

<Esiste una stretta correlazione tra aumento del grasso corporeo e formazione di un tumore>, puntualizza Paolo Marchetti, Direttore Oncologia Medica B del Policlinico Umberto I di Roma e Ordinario di Oncologia all’Università La Sapienza. <Nella trasformazione neoplastica delle cellule tumorali intervengono anche sostanze cosiddette cancerogene, come i conservanti degli alimenti, le ammine e nitrosammine, che si formano per la cattiva conservazione ed eccessiva cottura degli alimenti proteici. Anche per i pazienti oncologici è fondamentale seguire un’alimentazione corretta e la carne rossa non è un alimento da demonizzare. Fino a 500 grammi a settimana di carne rossa, cotta in maniera adeguata (non alla brace) e conservata correttamente sono un supporto nutrizionale per tutti, in particolare per chi sta affrontando il percorso di cura>. I media digitali, se usati correttamente, possono promuovere una corretta cultura su malattie in crescita in tutta Europa come quelle oncologiche.

<Più del 50% degli internauti italiani sostiene di essere confuso a causa delle troppe informazioni di salute che si trovano in Rete>, afferma Fabrizio Nicolis, Presidente Fondazione AIOM. <E’ estremamente preoccupante l’attuale disinformazione sul cancro: presunte “cure” miracolose come quella Di Bella, consigli errati di prevenzione o teorie assolutamente infondate circa l’origine delle neoplasie. Vogliamo fornire una guida on line costantemente aggiornata e l’obiettivo dei prossimi mesi sarà quello di triplicare gli accessi attraverso una specifica attività sui principali social>.

<Il portale www.tumoremaeveroche.it è un’ottima iniziativa anche per noi pazienti>, afferma Claudia Santangelo, Presidente dell’Associazione “Vivere senza stomaco. Si può”. <Fosfoetanolammina sintetica, acqua di Alessiani, urinoterapia e bicarbonato sono solo alcune delle “cure” contro il cancro di cui molti ciarlatani tessono le lodi sulla Rete>. <A inizio anno abbiamo deciso di fare un “censimento” delle principali fake news>, aggiunge Massimo Di Maio, membro del comitato scientifico del progetto “Tumore, ma è vero che?” e Direttore dell’Oncologia dell’Ospedale Mauriziano di Torino. <Dopo tre mesi di ricerca, abbiamo scoperto un quadro allarmante: solo sull’alimentazione abbiamo individuato 400 bufale, a cui vanno aggiunte le 175 sulle cure alternative e più di 160 su le cause del cancro. Il 16% degli utenti che si rivolgono a noi sono farmacisti o medici di medicina generale. Il 27% dei frequentatori del sito, inoltre, sono pazienti oncologici (o caregiver) che sul web cercano informazioni corrette>.

Paola Trombetta

Articoli correlati