Compie 10 anni il manifesto dei diritti e dei doveri della persona con diabete

«I diritti di coloro che hanno il diabete sono gli stessi diritti umani e sociali delle persone senza diabete. Comprendono, fra gli altri, la parità di accesso all’informazione, alla prevenzione, all’educazione, al trattamento del diabete, alla diagnosi e cura delle complicanze. Il sistema sanitario deve garantire alla persona con diabete l’accesso a metodi diagnostici e terapeutici appropriati, in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Il diritto delle persone con diabete a vivere una vita sociale, educativa, lavorativa al pari delle persone senza diabete deve essere considerato un obiettivo delle azioni di governo». Con questa enunciazione si apre “Il Manifesto dei diritti e dei doveri della persona con diabete”, documento che compie dieci anni e celebra il suo anniversario in occasione della Giornata Mondiale del Diabete 2019 (14 novembre) al Ministero della Salute, con il patrocinio dell’Intergruppo parlamentare obesità e diabete. Promosso nel 2009 da Diabete Italia, Comitato per i diritti della persona con diabete e Italian Barometer Diabetes Observatory (IBDO) Foundation, e firmato dalle associazioni di persone con diabete, Agd Italia, Aid, Aniad, Ardi, Diabete Forum, Fand, Fdg, SOStegno70, dall’Associazione degli operatori sanitari di diabetologia, Osdi, e da Cittadinanzattiva, il documento fu aggiornato nel 2015, con l’aggiunta della sezione “doveri” per renderlo ancora più coerente alla situazione attuale.

«Il manifesto sancisce alcuni diritti fondamentali: la garanzia da parte del sistema sanitario di accesso a metodi diagnostici e terapeutici appropriati, in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e il diritto delle persone con diabete a vivere una vita sociale, educativa, lavorativa al pari delle persone senza diabete deve essere considerato un obiettivo delle azioni di governo» dice Paola Pisanti, Presidente della Commissione Nazionale Diabete e Coordinatrice Commissione sul Piano delle cronicità presso il Ministero della Salute. «Il Manifesto dei diritti e doveri della persona con diabete è ancora oggi uno strumento di dialogo imprescindibile con le Istituzioni, per orientare le loro azioni e stabilire priorità di dialogo con le associazioni pazienti. In questi anni è stato recepito da numerose Regioni, ma non tutte, e il lavoro è ben lungi dall’essere completato, soprattutto sul tema del diritto all’accesso alle cure», aggiunge la Senatrice Emanuela Baio, Presidente del Comitato per i diritti della persona con diabete. «Tante cose erano diverse nel luglio del 2009, quando venne presentato il primo manifesto dei diritti della persona con diabete», spiega Concetta Suraci, Presidente di Diabete Italia. «Diabete Italia si avviava a quel salto di qualità che l’ha portata a rappresentare coloro che hanno a cuore l’assistenza alla persona con diabete, i Coordinamenti regionali fra le Associazioni erano l’eccezione mentre oggi sono la regola, infine era ancora lontana l’approvazione del Piano nazionale per la malattia diabetica – prosegue Suraci. Differenze non da poco che, aggiunte dell’assistenza alla persona con diabete, spiegano perché Diabete Italia ritenne, nel 2015, di redigere la versione 2.0 del documento, che diventò: Manifesto dei diritti e dei doveri della persona con diabete. Un documento che parlava dei “diritti”, ma anche dei “doveri”, per sottolineare come l’Associazionismo delle persone con diabete avesse raggiunto la maturità»

Per scaricare il documento: https://www.diabeteitalia.it/area-download/send/5-collana-uti/23-il-manifesto-dei-diritti-delle-persone-con-diabete

Paola Trombetta

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