Campagna di prevenzione della maculopatia

Venti centri di oculistica, universitari e ospedalieri, distribuiti da Nord a Sud per un totale di 18 città, così da assicurare una copertura nazionale; oltre 2850 screening effettuati, di cui il 57% a donne, 424 maculopatie rilevate allo stato iniziale e non diagnosticate in precedenza, pari al 17% dei pazienti sottoposti a esami specifici della vista. Sono alcuni numeri importanti riguardanti la prima Campagna nazionale di prevenzione della maculopatia realizzata in Italia, dal Dipartimento di Oftalmologia dell’Ospedale San Raffaele e dal Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO), con il patrocinio del Ministero della Salute e dalla Società Italiana di Oftalmologia (SOI). La campagna di sensibilizzazione della maculopatia, malattia che interessa la macula, cioè la parte più importante della retina che contiene i recettori “visivi” più preziosi che consentono di leggere, guidare, guardare la tv o lavorare al pc, si è attestata una necessità: «L’iniziativa – spiega il dottor Lucio Buratto, direttore del CAMO – è stata preceduta da una vasta indagine tra gli over 50, sulla Degenerazione Maculare Legata all’Età (DMLE): solo l’11% della popolazione ha una conoscenza adeguata e corretta di questa patologia, che colpisce in Italia oltre 800mila persone, portando alla graduale e progressiva riduzione della visione centrale». Lacune informative che hanno fatto scendere in campo, per ogni centro aderente all’iniziativa, quattro specialisti dotati delle più sofisticate apparecchiature per diagnosi più sicure, come l’Optical Coherence Tomography (OCT), che permette di effettuare scansioni ad alta risoluzione della macula tali da rilevare alterazioni strutturali retiniche già in fase di malattia molto precoce e intraprendere, dove necessario, cure innovative come la terapia laser selettiva o le iniezioni intravitreali. La prevenzione può essere possibile, imparando a riconoscere alcuni dei sintomi più classici: «La maculopatia – aggiunge Francesco Bandello, direttore del dipartimento dell’Ospedale milanese – si manifesta con una visione distorta delle immagini e l’alterazione dei colori, la comparsa di una macchia grigia o nera (chiamata scotoma) che tende ad allargarsi nel tempo, una sensibilità alterata al contrasto e alla luce (fotofobia). Fenomeni ai quali occorre fare ancora più attenzione in caso di fattori di rischio: la predisposizione genetica, l’ipertensione, l’esposizione alla luce solare, l’elevata assunzione di acidi grassi saturi e il fumo». Ecco un decalogo dei corretti comportamenti da seguire:

  1. Vai dall’oculista con frequenza, esegui un esame del fondo oculare e un OCT.
  2. Dopo i 50 anni, se in famiglia ci sono casi di maculopatia, effettua visite oculistiche di controllo più ravvicinate.
  3. Non fumare, o smetti di farlo, e non bere alcool.
  4. Proteggi gli occhi dal sole.
  5. Segui una dieta sana e varia, ricca di frutta e verdura colorate, proteine magre, come il pesce, cereali integrali e a basso contenuto di grassi animali.
  6. Fai attività fisica regolare: almeno 30 minuti, per tre volte la settimana.
  7. Mantieni la pressione arteriosa nella norma.
  8. Controlla il peso, evitando di ingrassare.
  9. Fai pause frequenti quando lavori al pc, al tablet e/o agli altri dispositivi digitali.
  10. Monitora periodicamente la funzionalità visiva con un semplice test: osserva i contorni dei quadratini di un foglio quadrettato e se riscontri delle distorsioni nelle linee, rivolgiti a uno specialista per una visita approfondita.

Francesca Morelli

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