“Il bicchiere mezzo pieno”: una dichiarazione di ottimismo di 23 scrittrici

È una dichiarazione di ottimismo al femminile il libro che è stato presentato nell’ambito della Manifestazione “Tempo di libri” alla Fiera di Milano. “Il bicchiere mezzo pieno” (Piemme Editore) porta la firma di 23 scrittrici e giornaliste (Alessandra Appiano, Stefania Bertola, Danila Bonito, Daniela Brancati, Annarita Briganti, Dede Cavalleri, Luisa Ciuni, Maria Corbi, Donatella Diamanti, Tiziana Ferrario, Barbara Garlaschelli, Laura Laurenzi, Elena Mora, Paola Nappi, Valeria Palumbo, Bianca Pitzorno, Lidia Ravera, Nicoletta Sipos, Simona Sparaco, Neliana Tersigni, Rosa Teruzzi, Annamaria Testa, Silvia Vaccarezza): sono storie di vita e di esperienze raccontate in prima persona dalle dirette interessate, con messaggi di coraggio e di passione.
Come scrive nella prefazione Geppi Cucciari: “In un momento in cui l’ottimismo non è più il profumo della vita, in una stagione in cui questo mirabile concetto viene vissuto come il contrario non del pessimismo, ma del realismo, è sempre giusto e prezioso celebrare quell’istinto che suggerisce di vedere finalmente il bicchiere mezzo pieno, badando anche a quale sia la sostanza al suo interno….”

E la sostanza di questo libro si concretizza nella decisione unanime delle autrici di cedere i diritti d’autore a chi l’ottimismo ce l’ha per forza, a chi non può permettersi di essere pessimista tante sono le difficoltà per la sopravvivenza. I diritti d’autore di queste 23 storie “belle e buone” verranno infatti interamente devoluti alle donne del Mozambico tramite la cooperazione italiana, con il progetto “Ilumina”, nelle due regioni di Cabo Delgado e Zambezia. Basta infatti  “mezzo bicchiere” per rispondere alle necessità di base delle popolazioni di queste regioni, tra le più povere dell’Africa. Bisogni energetici per l’alimentazione con piccoli elettrodomestici, per irrigare i piccoli appezzamenti di terra e coltivare il cibo quotidiano e magari riuscire a venderlo al mercato, elettrificare la scuola del villaggio e il centro sanitario. Piccole cose che non sono affatto scontate e che solo vedendo “il bicchiere mezzo pieno” si possono sognare e dunque fare.

Paola Trombetta

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