Al Monzino di Milano, un centro per il cuore delle donne

Il Centro Cardiologico Monzino di Milano apre le porte al “Monzino Women”, su modello degli Women’s Heart Center americani. L’obiettivo è convincere le donne a fare prevenzione e ridurre il peso della malattia sul cuore delle donne.  «La medicina attuale è stata costruita a “misura d’uomo” nella definizione dei fattori di rischio, negli studi clinici e nella sperimentazione di farmaci, ma trasferire al genere femminile le evidenze e i meccanismi della malattia cardiovascolare propri del genere maschile risulta spesso penalizzante per la salute della donna. Per esempio, la maggior parte dei farmaci usati per la cura delle malattie cardiovascolari sono stati studiati prevalentemente nell’uomo, anche per quanto concerne le dosi impiegate», spiega Elena Tremoli, Direttore Scientifico del Monzino. «È fondamentale che le donne prendano coscienza del loro rischio cardiologico che può essere anche superiore a quello degli uomini. Basta un esempio: le fumatrici hanno un rischio fino a cinque volte superiore rispetto ai maschi di sviluppare danni alle loro arterie e ciò aumenta il rischio di infarto. La stessa coscienza deve essere estesa al mondo sanitario che ruota intorno al mondo femminile, perché intervenga attivamente nella prevenzione quando la donna è sana, e inquadri correttamente la malattia se diventa paziente».

«Il nostro Centro nasce per seguire le donne che non hanno sintomi di malattia» – dichiara Daniela Trabattoni, responsabile di Monzino Women. «Si rivolge principalmente alle over 40 e, indipendentemente dall’età, alle donne che presentino fattori che aumentano il rischio cardiovascolare: familiarità, stili di vita scorretti come fumo e alcol, obesità, diabete o ipertensione in gravidanza, per esempio. Il Centro riunisce le competenze superspecialistiche e le tecnologie innovative già presenti nell’ospedale, e le integra con collaborazioni multidisciplinari. Oltre a cardiologo clinico, ipertensivologo, aritmologo ed emodinamista, interagiranno con noi, dove necessario, ginecologo, diabetologo, lipidologo, nutrizionista e psicologo».

Ma “Monzino Women” è più di un centro clinico e di ricerca. «Il nostro è un progetto di cultura scientifica – precisa Trabattoni. Avvieremo nuove linee di ricerca dedicate ai fattori di rischio specifici della donna e studi clinici che valutino l’efficacia sia di terapie già consolidate per l’uomo, ma meno applicate alla donna, sia di terapie innovative. A tutt’oggi non vi sono studi multicentrici indirizzati esclusivamente alla popolazione femminile e percentualmente il numero di uomini reclutati è sempre superiore a quello delle donne. La scarsa consapevolezza dell’incidenza delle malattie cardiovascolari nelle donne è il peggior nemico della donna stessa».

 P.T.

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