12 aprile: Giornata per la lotta alla trombosi

L’ Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle Malattie Cardiovascolari -Alt Onlus promuove per il 12 aprile la 6a Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi, un appuntamento per dire «no!» alle malattie cardiovascolari da trombosi, che in 1 caso su 3 possono essere evitate.

Per questo è attiva una campagna social in cui si invita a fare un #saltodiqualità nel proprio stile di vita. Partecipare è semplice: basta pubblicare su Facebook o Instagram una foto dei salti più divertenti, interessanti, buffi, allegri, che si sono fatti taggando @ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi – Onlus aggiungendo gli hashtag #ALTOnlus  #saltodiqualità, invitando i propri amici a fare altrettanto. Perché insieme si può diventare protagonisti di un cambiamento straordinario. Ne sono la prova oltre 3500 italiani già protagonisti de «I vostri salti di qualità» su Facebook e giornatatrombosi.it.

«Negli ultimi 25 anni il numero di nuovi casi di malattie cardiovascolari è in aumento», dichiara Paola Santalucia, vicepresidente di ALT. «Più di 85 milioni di persone in Europa sono colpite da una malattia cardiovascolare. L’Italia si colloca in una posizione intermedia con dati di mortalità per tutte le cause cardiovascolari, sia per le donne che per gli uomini, peggiori rispetto a quelli del Regno Unito e della Francia e migliori di quelli dei Paesi dell’Europa dell’Est. Le donne si ammalano e muoiono di più, sia per infarto che per ictus».

La malattie cardiovascolari da Trombosi sono il killer numero uno in Europa, responsabili del 45% di tutte le morti europee. E ad ammalarsi non sono solo gli adulti: se la fascia di età che subirà il più ripido incremento di queste malattie (non solo Ictus, ma anche Infarto) è quella compresa fra i 45 e i 64 anni – le stime parlano di un incremento di almeno 5 punti percentuali all’anno -, anche i bambini non sono esenti dalla trombosi, a causa soprattutto di diabete e obesità, vere e proprie mine per le arterie. Basti pensare che i bambini italiani sono mediamente in sovrappeso o addirittura obesi, più che in altri Paesi del mondo: 20 bambini su 100 in Italia, 12% in Germania e in Francia e 16% in Gran Bretagna. E un bambino obeso diventerà un adulto malato precocemente di aterosclerosi e trombosi, malattie che si presentano sempre più spesso anche durante l’adolescenza e comunque ben prima dei 65 anni. Questo, anche a causa di uno stile di vita scorretto e sedentario.

«I fattori che concorrono alla diffusione dell’epidemia di malattie da trombosi, come infarto, ictus, embolia, sono moltissimi: età, pigrizia, alimentazione sbilanciata in termini di quantità e qualità, diabete, obesità, aterosclerosi, fumo e droghe, disturbi del ritmo del cuore come la fibrillazione atriale», commenta la dott.ssa Lidia Rota Vender, presidente di ALT. «Tutte situazioni che, progressivamente,danneggiano il nostro sistema vascolare, portando alla formazione di trombi. Famiglie nelle quali si sono verificati eventi vascolari in età precoce subiranno con maggiore aggressività il danno causato dai fattori di rischio legati allo stile di vita. Ma, se la genetica non si può cambiare, lo stile di vita sì. E uno stile di vita intelligente che modifichi i fattori di rischio che aggrediscono il sistema cardio e cerebrovascolare permette di evitare le malattie da trombosi, almeno in un caso su tre. Diamo allora un #saltodiqualità alla nostra vita».   P.T.

I LINK DI RIFERIMENTO:

Sito Istituzionale ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus: http://www.trombosi.org/Sito Giornata per la Lotta alla Trombosi: http://www.giornatatrombosi.it

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