Bellezza, sapori e salute, in tre mete di totale relax

Ci sono hotel che parlano del territorio e delle meraviglie che questo può offrire, anche per quanto riguarda la tavola e la salute. Luoghi storici o recenti, ma sempre inseriti perfettamente nel paesaggio, attenti alle tradizioni, e custodi di sapori e ricette in linea con la più squisita e salutare dieta mediterranea. Ecco tre mete da sperimentare, per una golosa pausa di benessere e di relax.

 

Meridiana Resort nel Ponente Ligure

Meridiana Hotel&Golf Resort è un piccolo gioiello di charme dal 1978, affiliato Relais&Chateaux e annidato in un angolo un po’ insolito della Liguria, a metà strada fra Monaco e Portofino. Sorto nel 1971 accanto al preesistente campo da golf a 18 buche con annessa Club house, l’Hotel dispone di Camere e suites colorate e raffinatissime, grande giardino fiorito, piscina all’aperto con idromassaggi e cascate. Tutto in un contesto di strutture raffinatissime, ispirate alle linee della vicina Provenza, con archi, tettoie, pietre a vista e tetti in coppi antichi impastati di luce e di colore. Due, inoltre, i luoghi della golosità: il Bistrot, più informale, aperto a pranzo con tutte le ricette tipiche liguri, e il Ristorante Rosmarino, dove fra luci discrete, tovaglie di lino, argenteria d’epoca e quadri dell’800, si viaggia tra i sapori e le tradizioni della Regione, proposti al massimo livello: pescato locale, verdure fresche di stagione, tome e crotin delle valli del Col di Nava, aromi d’ogni tipo, olive di taggia e olio extravergine. Tutto magicamente associato alle preziose ricette della tradizione, andando anche a ritroso fino alle mense di Papi e Dogi, e con grande scelta di vini regionali e italiani, di produttori affermati o emergenti. Un viaggio nei sapori e nei piaceri, che diventa anche un viaggio di salute. Perché la cucina ligure, con i suoi ingredienti semplici, a volte poveri, la prevalenza di vegetali e l’olio extravergine di eccellenza, rappresenta una delle massime espressioni della dieta mediterranea, universalmente considerata la più salutare del mondo.

La ricetta da provare

Il pesto genovese è la quintessenza della cucina mediterranea. Gli ingredienti sono tutti crudi: conservano dunque integralmente antiossidanti, vitamine (che temono il calore) e minerali (che si disperdono nei liquidi di cottura). L’olio extravergine è un grasso monoinsaturo e i pinoli (come tutta la frutta secca in guscio) contengono grassi omega 3, entrambi amici della salute, in particolare cardiovascolare. Il basilico, infine, è un piccolo tesoro di virtù, ricco di oli essenziali (cineolo, linololo, pinene) digestivi, anti-gonfiore e calmanti, tanto che le nostre nonne lo usavano per vincere l’insonnia, le depressioni e i cali di memoria.

Ecco dunque la ricetta della  “Crema di basilico”, il pesto esclusivo di La Meridiana

Pulisci, lava e asciuga bene le foglie di un mazzetto di basilico. Metti nel mixer – raffreddato precedentemente nel freezer – gli ingredienti, con il seguente ordine: 1 pizzico sale grosso; 1 ciuffo di prezzemolo per rendere il pesto più verde; ½  spicchio d’aglio e 1 nocetta di burro; 1 pugno di pinoli; ½ bicchiere di olio extra-vergine d’oliva. Frulla bene sino ad ottenere una pasta cremosa, quindi aggiungi: le foglie del basilico, frullando a scatti. Termina aggiungendo 2 cucchiai da tavola di parmigiano reggiano di prima scelta già grattugiato. Metti la crema in un vasetto a chiusura  ermetica e riponi in frigorifero. Si conserva una settimana circa.

Per info: La Meridiana***** Hotel Resort & Golf Via ai Castelli 11 – Regione San Rocco  Garlenda (SV); tel: 0182.580.271; lameridianaresort.com.

 

Borgo Scopeto Relais nel cuore del Chianti senese

Non è solo il nome che ricorda una pianta, l’Erica scoparia, a indicare questo luogo come un rifugio “verde” che parla di salute e di relax: Borgo Scopeto Relais, nel cuore del Chianti senese, è un paradiso di rigenerazione a tutto tondo. Rispettoso dell’ambiente, profumato di olio, vino ed erbe benefiche, avvolto in suggestioni storiche che fanno bene all’anima. E fortemente, energicamente “femminile”, perché frutto delle scelte coraggiose di due donne: Elisabetta Gnudi, del gruppo farmaceutico Angelini, che nel 1995 lascia l’impresa di famiglia e si lancia nella sfida delle produzioni agricole e dell’ospitalità, e la figlia Alessandra, ingegnere aerospaziale che, dopo qualche anno trascorso negli Usa, decide di seguirla, lasciando senza rimpianti interessi e opportunità d’oltreoceano.

Acquistata in stato di abbandono, la Tenuta, di quasi 500 ettari, è oggi una fantastica distesa di boschi, ulivi, vigne, cipressi e campi che sfumano nei profili della città di Siena, distante solo 10 chilometri. Al centro una torre di avvistamento dell’anno 1000 e un borgo di origine 300esca, con villa centrale, edifici agricoli, stalla, chiesa, che 5 anni di restauri hanno ripristinato, inglobando dettagli suggestivi come il forno o il pozzo, e unificando tutto con un ricercato mix di materiali preziosi e arredi di design. Le camere sono 56, tutte diverse, discretamente profilate di arancio e blu. Alcune più centrali, altre in ville appartate di diverse dimensioni, con giardini e ingressi individuali che consentono un soggiorno di assoluta tranquillità. Il ristorante “La Tinaia”, ricavato nelle antiche cantine, è un inno ai sapori del territorio rivisitati dallo chef Pietro Fortunati, con piatti genuini e indimenticabili come la tartare di chianina o i pici al sugo di cinghiale. E ovunque si guardi si scoprono angoli di rarità. Come l’incantevole Roccolo, il giardino 700esco riservato originariamente a giochi e piaceri, fitto di querce nane, lecci e altre piante rare. In fase di grande rilancio è il grande orto dove, con meticolosità scientifica, viene recuperato e ottimizzato tutto ciò che la terra regala di originale e autoctono: verdure, ma anche piante aromatiche, ricche di virtù salutari: il rosmarino, la salvia, distese di lavanda e di elicriso. Un panorama attento alle proprietà benefiche delle erbe, che si riversano nell’eccellenza della cucina, ma anche nel progetto in fieri di una linea cosmetica tutta naturale da utilizzare nella bella Spa annidata fra le mura delle antiche scuderie. Imperdibile, infine, una visita alla cantina Borgo Scopeto Winery, a poca distanza dal Relais, dove arrivano le uve – prevalentemente sangiovese – dei 70 ettari di territorio vitato, con la produzione di 400mila bottiglie di Chianti Docg esportate in 47 paesi, grappe e vin santo. Tutti acquistabili nell’attiguo punto vendita, assieme all’olio extravergine di olive molaiolo: verde, profumato e ricchissimo di polifenoli, antiossidante dalle mille virtù  protettive e antietà.

La ricetta da provare

Più che una ricetta, un consiglio per tutti i giorni: scalda dell’olio extravergine senza farlo friggere, aggiungi erbe aromatiche (timo, salvia, rosmarino, maggiorana sono le più saporite) e lascia in infusione, usandolo poi per condire. «I grassi trasportano il sapore e aiutano a non esagerare con il sale», assicura lo chef Pietro Fortunati. E i benefici vanno anche oltre, grazie alle virtù dell’olio extravergine, a cui si aggiungono quelle delle erbe, ricche di benefici oli essenziali, antiossidanti, vitamina A e C dagli effetti rinforzanti e disinfettanti, calcio, magnesio e vitamine del gruppo B dai poteri calmanti e distensivi.

Per info: Borgo Scopeto Relais*****  Strada Comunale 14, 18, 53010 Vagliagli (SI); tel: 0577/320001; www.borgoscopetorelais.it

 

Ottolire Resort nella Valle d’Itria

particolarissimo, immerso nelle campagne e nel silenzio, acquistato in stato di abbandono nel lontano 1973 dai giovanissimi Michele e Vita e poi cresciuto negli anni, con amore e fatica, fino alla svolta innovativa compiuta dalla seconda generazione, i figli Erasmo e Antonella, con i rispettivi coniugi Anastasia e Angelo. Uliveti secolari, piccoli vigneti, muretti a secco, il sole, i colori e i profumi della Puglia più autentica fanno da cornice alla struttura, ripristinata in tutto il fascino originale con l’impiego di materiali della tradizione, dalla pietra locale al ferro, dai legni ai tessuti antichi, sapientemente fusi in dettagli e arredi di design. Le camere sono 13, essenziali e raffinatissime, sfumate in riposanti tonalità di bianchi e di beige; la piscina è un’oasi di tranquillità circondata dal verde, e la piccola spa, ospitata in un trullo dedicato e accessibile singolarmente o in coppia, con vasca idromassaggio, bagno turco e doccia emozionale, offre una gamma completa di trattamenti per una totale rigenerazione fisica e mentale. L’orientamento al benessere e alla salute che caratterizza tutto il resort diventa poi una vocazione intorno all’orto e alla cucina, seguiti personalmente dallo chef Vincenzo Digiuseppe. Mille tipi di verdure, di erbe, di profumi, finiscono nei piatti attraverso il recupero di ricette antiche magistralmente rivisitate. Con tanta attenzione ai principi alla dieta mediterranea, che qui si esprime al meglio da millenni, e alle preparazioni che la rappresentano, a vantaggio della salute.

Per info: Ottolire Resort Contrada Papariello Serafino 59; Locorotondo (Ba); Tel: 080/4434370; www.ottolireresort.it

La ricetta da provare

Vai con le proteine vegetali, valide come quelle dei cibi animali, ma senza i grassi che danneggiano la salute. E prova “fave e cicoria”, il più pugliese dei piatti, leggerissimo perché si prepara senza soffritti, che al beneficio del legume associa quello della cicoria, come tutti i vegetali fonte di vitamine, minerali e fibre. Di seguito la ricetta dello chef Vincenzo Digiuseppe.

Tieni a bagno 300 g fave secche sgusciate per almeno 2 ore (o anche dalla sera prima). Mettile in una pentola con 2 patate sbucciate, copri completamente di acqua e cuoci a fuoco lento, schiumando di tanto in tanto. A fine cottura, aggiungi il sale e, appena raggiunge la consistenza desiderata, spegni. Condisci con olio evo e accompagna con cicoria lessa, pomodori e cipolline in agrodolce.

A cura di Marilisa Zito

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