Isolamento: più attenzione ai cibi e alla buona tavola

Condurre uno stile di vita sano, seguire un’alimentazione corretta che aiuti a potenziare anche il sistema immunitario, avere più attenzione nella preparazione dei cibi. Sono queste alcune regole da rispettare ai tempi del Coronavirus: non certo perché l’alimentazione può ridurre le probabilità di contrarre le infezioni virali, spiegano gli esperti della Sinu (Società italiana di nutrizione umana), ma per contrastare il rischio di aumento di peso associato alla forzata sedentarietà e al cambiamento delle abitudini quotidiane.

Sono regole facili da attuare quelle per mantenere quanto più possibile in salute e in forma fisica l’organismo e il sistema immunitario: «È bene portare in tavola solo quello che si è deciso di mangiare, una porzione “giusta” di ogni portata senza aggiungere altro – raccomandano gli esperti –  senza tralasciare le 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, fonti di minerali e vitamine, in particolare C e A, che aiutano a rafforzare le difese immunitarie e a proteggere le vie respiratorie. Occorre poi ridurre il consumo di bevande zuccherate e di zuccheri in genere, facendo attenzione anche a sale, grassi e condimenti aggiunti ai cibi».

Per avvantaggiarsi delle proprietà degli alimenti, meglio selezionare i cibi da portare in tavola. «La prima indicazione – aggiunge Emanuela Caorsi, consulente in Nutrizione olistica – è impostare un’alimentazione alcalinizzante che favorisce la proliferazione di batteri buoni nel microbiota intestinale, quelli che aiutano a potenziare l’efficienza del sistema immunitario. Sono ottime da consumare le verdure, soprattutto a foglia verde, come spinaci, bietole, cavolo riccio, cavolo nero, rucola, broccoli, cavolfiore, cavolo, cavolini di Bruxelles, finocchi, zucchine, ma anche limoni e alghe. Per alcalinizzare al meglio il corpo, sarebbe bene iniziare il pasto con una vellutata “green”, ad esempio di cavolfiore o di broccoli».

Vitamine C e D3, sono un “boost”, un’iniezione di forza, per le difese immunitarie: frutta e verdura, soprattutto limone, pompelmo, kiwi, broccoli, cavolfiore, cavolini di Bruxelles, cavolo nero e patate dolci sono una fonte privilegiata di vitamina C. «Quest’ultima –  dichiara Caorsi – è solubile in acqua e molto sensibile al calore, dunque per beneficiare al meglio delle sue proprietà sarebbe utile mangiare l’alimento che la contiene crudo. Mentre la vitamina D3, presente solo in alimenti di origine animale, in primis nel tuorlo d’uovo, andrebbe anch’essa consumata cruda o comunque liquida, per non alterare gli acidi grassi che contiene, quelli che trasportano la vitamina D3». Vanno invece limitati il più possibile glutine e zuccheri, semplici che possono inibire il corretto funzionamento del sistema immunitario: usare dunque con moderazione cereali come grano, kamut, farro, orzo, segale, avena. Idratarsi poi con 1,5-2 litri di acqua al giorno, meglio preferire acqua alcalina con pH 7+ e ionizzata, che contribuisce ad alcalinizzare il corpo e i tessuti connettivi, rinforzando le difese immunitarie e svolgendo azione depurativa dall’eccesso di acidi dovuti a un’alimentazione ricca di prodotti raffinati e preconfezionati.

Di questi tempi è bene prestare più attenzione anche alla preparazione dei cibi. «Sono arrivate diverse conferme da Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) e BfR, l’ente tedesco preposto alla valutazione del rischio – tranquillizzano da Sinu – che non c’è trasmissione del virus Covid-19 attraverso il cibo, ma è necessario mantenere le regole igieniche di base nel maneggiarlo. È raccomandato lavare frequentemente e in modo accurato le mani, soprattutto prima della preparazione dei cibi e pulire le superfici di lavoro con disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina)». Materiali come rame, cartone, acciaio inossidabile e plastica potrebbero favorire la resistenza del virus per un periodo da due ore come nel caso del rame, a un massimo di azzeramento in 72 ore per la plastica. «È importante sanificare le superfici lavabili, anche con acqua e sapone – precisano gli esperti Sinu – e lavarsi le mani dopo aver toccato gli oggetti soprattutto in luoghi pubblici come i negozi».
Cosa si può fare ancora per mantenere in forma l’organismo e il sistema immunitario? Dedicare del tempo al cibo, ad esempio senza “piluccare” le pietanze durante la preparazione o mangiare in piedi e in fretta, ma imbandendo la tavola ad ogni pasto, favorendo così anche la convivialità. «Inoltre – fanno sapere gli esperti – sarebbe bene mantenere una regolare sia pur limitata attività motoria, facendo a casa cyclette, tapis-roulant, ginnastica a corpo libero 1 o 2 volte al giorno e cercare se possibile di esporre quotidianamente braccia e gambe al sole per 15-30 minuti per immagazzinare vitamina D».
Se tutto questo non bastasse a rafforzare il sistema immunitario, dietro prescrizione medica, si può ricorrere a un aiuto esterno: «Probiotici e fitoterapici – conclude Caorsi – interagiscono direttamente con il microbiota. Ad esempio si può ricorrere a probiotici in capsule, che contengono diversi tipi di batteri con un elevato numero di cellule attive, almeno 20 miliardi, o fitoterapici come echinacea, tabebuia e olivello spinoso che hanno la capacità di stimolare la risposta del sistema immunitario».

di Francesca Morelli

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