Milena Vio: la “guerriera” della ristorazione

Ottimismo, forza di volontà, passione per le sfide: questo il potente concentrato di energia positiva che ha permesso a Milena Vio di concretizzare il sogno coltivato da tempo con il fidanzato Igor, ovvero aprire a Milano un ristorante vichingo (il primo e unico in Italia) dove far ritrovare l’atmosfera delle leggende narrate dalla mitologia nordica. È nato così da poco in via Gaetano Ronzoni 2 (02/84041503, www.valhallarestaurant.it) Valhalla la brace degli dei, nome scelto perché nella mitologia nordica identifica il paradiso dei guerrieri. E Milena è una “guerriera” dei giorni nostri visto che, a dispetto della giovane età, 29 anni, è stata soprattutto lei a combattere i comprensibili timori legati all’apertura e alla conduzione del ristorante e credere che farcela sarebbe stato possibile. Ora si divide tra il lavoro durante il giorno presso una prestigiosa boutique del quadrilatero della moda a Milano e la presenza in sala al Valhalla nelle ore serali, dove accoglie chi entra per trasmettere l’emozione e il calore di un mondo un po’ magico: al piacere del cibo si associano racconti sulle tradizioni legate alla mitologia dei paesi nordici. Con lei in sala c’è Igor presenza fissa nel locale e che può contare su molti anni di esperienza nel campo della ristorazione e che seleziona idromele, birre artigianali e vini di piccoli produttori italiani. Invece in cucina ci sono lo chef Mauro Molon (con importanti esperienze in hotel di lusso) e Luca Morelli: in collaborazione con le ricerche storiche e le proposte di Milena e Igor, realizzano un menu alla carta che parte dalle poche testimonianze dei prodotti anticamente usati nell’alimentazione vichinga e le reinterpreta secondo le moderne tecniche di cottura: la bassa temperatura con il sottovuoto, oltre alle tradizionali cotture in umido e alla brace. Insomma un salto nel passato con attenzione alle esigenze alimentari del presente. Fiore all’occhiello del menu, oltre ai tipi pregiati di carne di selvaggina anche quelli più tradizionali di vitello, capretto, maialino, manzo, cinghiale. Non mancano ricette vegetariane come cavolfiore arrostito al burro, erbette aromatiche all’olio di nocciole, briciole di grissino rustico e nocciole tostate e i contorni come topinambur al forno, verze al tegame, purè di patate affumicato e sbrise arrostite. Ogni piatto è chiamato con un nome, che ricorda la mitologia nordica, come Baldr, lombatello di vitello all’amaro; Valhalla, purea di zucca e cavolo nero; Thor, back ribs di manzo con purea di patate affumicato; o ancora Berserkr, carrè di cervo 300 gr, funghi orecchietta brasati, purea di cavolo cappuccio e polenta di riso. La carta propone inoltre piatti da condividere come “veri vichinghi” tra cui Jormungandr, un cosciotto di maialino da 2,8 Kg o Andhrmnir, il cinghiale alla birra e molti altri. In particolare da provare l’aperitivo del mercoledì a 15 euro, quando dalle 19.30 alle 20.30 due esperti in costume intrattengono gli ospiti con un argomento legato alla mitologia vichinga: può essere un focus su un personaggio della mitologia nordica con vicende, film e curiosità oppure i riti propiziatori. Nel prezzo è compreso un calice di vino, o idromele o un boccale da 0,65 di birra, accompagnato a una degustazione di vari assaggi. Tra i prossimi appuntamenti per l’aperitivo, Milena segnala quelli dell’11 e del 25 marzo, dedicati alla figura della donna nella comunità vichinga.

Ecco qualche ricetta vichinga suggerita da Milena per festeggiare l’8 marzo.

YGGDRASILL o albero cosmico

cavolfiore arrostito con insalata di erbette aromatiche all’olio di nocciole, briciole di grissino rustico e nocciole tostate.

Ingredienti per quattro persone: 1Kg Cavolfiore, Olio d’oliva e.v. q.b., Nocciole q.b., Olio di nocciole, Finocchietto, Menta, Basilico, Germogli di carote, Rucola selvatica, Fiori commestibili, Grissini rustici, Sale q.b.

Preparazione:

  1. Tagliate a metà il cavolfiore e cuocetelo a vapore per 10 min circa.
  2. Affettate ancora una volta le due metà di cavolfiore e fatele rosolare in padella con un filo d’olio d’oliva e.v. fino a rendere croccante l’esterno.
  3. Fate tostare le nocciole in padella; da parte unite tutte le erbe aromatiche e conditele con olio di nocciole, sale, nocciole tostate e grissini rustici sbriciolati. Per impiattare, mettete alla base il cavolfiore e adagiatevi sopra l’insalata aromatica.

BALDR Dio dell’innocenza

lombatello di vitello allo Jegermeister con purea di zucca e cavolo nero.

Ingredienti: 1 kg di Lombatello di vitello, 500g di cavolo nero, 500g di zucca, Mezzo bicchiere di amaro jegermeister o simile, 250ml di Brodo di carne, Sale q.b., Olio di oliva e.v.

Preparazione:

  • Per il lombatello: pulite il lombatello e fatelo cuocere al forno a 140° per 2 ore. Una volta cotto, dividetelo in 4 porzioni e ripassatelo in padella con un filo d’olio d’oliva, appena si dorano tutti i lati, unite il brodo di carne assieme all’amaro e lasciate sfumare finché non evapora l’alcol e si addensa il sughetto Se necessario aggiustate di sale.
  • Per il cavolo nero: pulite bene le foglie del cavolo nero e passatelo in padella con un filo d’olio e sale finché non si ammorbidisce.
  • Per la purea di zucca: per prima cosa pulite bene la zucca, togliete i semi, i filamenti interni e la buccia esterna. Tagliatela a dadini: più piccoli sono, più si accorcia il tempo di cottura. Cuocetela in un pentolino con un filo d’olio d’oliva e.v. a fiamma moderata per circa 15min; poco prima del termine della cottura, aggiungete un pizzico di sale e pepe. Lasciatela poi intiepidire e poi frullatela fino a renderla una purea.
  • Per l’impiattamento: adagiate su un piatto da portata al centro la purea e da un lato le foglie di cavolo nero e il lombatello con il sugo dall’altro lato.

VILMEGIR, ovvero le Ancelle della regina Hel

cremoso di ricotta di capra con pere cotte, miele e noci caramellate

Ingredienti per 4 porzioni: Ricotta di capra 100 g, 3 Pere williams, Acqua q.b., zucchero di canna 5 cucchiai, panna da montare 50ml, miele 20ml + per accompagnamento q.b., 1 fogli di colla di pesce, 50 ml latte di capra, 8 noci intere pulite

  • Per il cremoso: montate la panna con le fruste, unite poi la ricotta di capra amalgamando il tutto. A parte fate riscaldare in un pentolino il latte di capra, appena comincia a bollire spegnete la fiamma e unite i fogli di colla di pesce e i 20ml di miele e mescolate finché la colla di pesce si scioglie. Lasciate raffreddare e unitelo al primo composto. Versate infine negli stampini e lasciateli raffreddare in frigo per 24 h.
  • Per le pere cotte: pelate le pere, dividetele in sei unità e levate il torsolo. Fatele poi bollire in un pentolino con 3 cucchiai di zucchero di canna e poca acqua finché non si saranno ammorbidite e l’acqua si sarà assorbita.
  • Per le noci caramellate: fate sciogliere in poca acqua i due cucchiai di zucchero di canna restanti lasciando caramellare per qualche minuto. A fiamma spenta poi immergetevi le noci scolatele e lasciatele raffreddare.
  • Per l’impiattamento: posizionate al centro del piatto scelto il cremoso di ricotta, adagiatevi ai lati le fettine di pera e le noci caramellate, infine aggiungete il miele.

 a cura di Antonella Franchini

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