I benefici dell’acqua termale nella sordità rinogena

Che l’acqua termale solfurea  facesse bene a naso e gola è a tutti noto. Meno noti, ma sempre più confermati dalle evidenze scientifiche, sono invece i benefici all’apparato uditivo, in particolare per la cura della sordità rinogena. Lo hanno confermato gli specialisti, intervenuti al Congresso “L’ otorino-laringologia pediatrica” che si è svolto i giorni scorsi a Sirmione.
«L’ otite media è in assoluto la patologia pediatrica più frequente», conferma il professor Alberto Ugazio, direttore dell’Istituto per la Salute del bambino e dell’adolescente IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. «Oltre l’80% dei bambini al di sotto dei tre anni presenta almeno un episodio di otite media acuta e l’incidenza massima è nel secondo semestre di vita. Il 10-15% delle otiti cronicizzano e possono degenerare in sordità. Non a caso i 2/3 delle sordità nei bambini sono ricollegabili all’ otite trascurata».

Quali trattamenti consigliare per evitare che episodi ricorrenti di otite si cronicizzino, portando alla sordità?
Sono stati pubblicati di recente alcuni lavori scientifici su riviste come The Journal of Allergology e The Journal of Cellular Physiology che hanno dimostrato gli effetti dell’idrogeno solforato (presente in alta concentrazione nelle acque solfuree) nei processi di fluidificazione del muco, che si accumula a livello dell’orecchio medio e della tuba di Eustachio, una piccolo canale che mette in comunicazione la cassa del timpano con la parte posteriore di naso e gola. «Questo composto, oltre alle proprietà fluidificanti e mucolitiche, agisce anche su un gruppo di linfociti, che aumentano le difese immunitarie, e in particolare amplifica la funzione dell’interleuchina 10, un potente antinfiammatorio», spiega il dottor Carlo Sturani, direttore scientifico delle Terme di Sirmione. «La modalità di somministrazione dell’idrogeno solforato consiste nelle insufflazioni: con un sottile tubicino, introdotto dalle fosse nasali, si fa pervenire la componente gassosa, attraverso le tube, nell’orecchio medio. Solitamente si consiglia un ciclo di almeno 12 trattamenti, due volte l’anno. Sono stati di recente riesaminati i risultati di alcuni studi, condotti nel passato, che hanno dimostrato come il dato audiometrico dei bambini trattati periodicamente con queste cure termali, sia nettamente migliore rispetto ai bambini non trattati. Ma non solo. I piccoli che si sottopongono a queste periodiche insufflazioni, nel corso dell’anno, hanno sviluppato minori episodi di otite e sono ricorsi meno alle cure con i tradizionali mucolitici e antinfiammatori».

di Paola Trombetta

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