Quando il desiderio… va in vacanza

Le valigie sono pronte e la voglia di partire è alle stelle. Lontano dalle preoccupazioni e dallo stress quotidiano, i giorni di vacanza possono essere l’occasione per dedicarsi al proprio partner e rilanciare un desiderio magari ormai assopito. Certo il buon risultato non è scontato, ma un modo per provarci esiste… Ne abbiamo parlato con Chiara Simonelli, psicologa, psicoterapeuta, sessuologa fondatrice dell’Istituto di sessuologia clinica e docente di Psicologia dello sviluppo sessuale alla Sapienza di Roma.

Può migliorare l’intesa sessuale durante la vacanza?
«Dopo un anno di lavoro, impegni e stress, le vacanze sono il momento che tutte le coppie aspettano per allontanarsi dalla routine. E riaccendere la passione. Nella mia esperienza clinica, sempre più spesso ascolto invece coppie che si lamentano di essere state in vacanza e aver litigato tutto il tempo!».

Perché si va in crisi?
«La questione sta nelle enormi aspettative che si riversano su questa pausa. Pensiamo che la vacanza possa in qualche modo riaccendere un rapporto di coppia ormai freddino. Ma non basta andare al mare o ai monti perché il desiderio rinasca di punto in bianco. È importante saper giocare con il desiderio anche durante il resto dell’anno! Diversamente, le tanto desiderate vacanze saranno faticose, silenziose, litigiose, inframmezzate da un sesso ormai vuoto di contenuti. Perché da soli, finalmente soli, tutti gli alibi cadranno: la stanchezza, il lavoro, la palestra, i figli, i problemi, la crisi economica… Mi sento di fare questa piccola provocazione perché vedo ogni giorno, nel lavoro clinico con le coppie, quanta inconsapevolezza ancora oggi ci sia. Che i mille impegni quotidiani e la routine siano la tomba dell’eros non è certo un mistero. Eppure ci si abitua a pensare che quella pianta meravigliosa che è la nostra relazione sarà sempre lì, resisterà alle intemperie e sarà sempre in fiore. Non è così. Il rapporto di coppia ha bisogno di nutrimento e attenzioni quotidiane per poter crescere, rafforzare le proprie radici, germogliare, evolvere. Sperare che l’intimità e il dialogo si mantengano da soli, senza un impegno consapevole, è illusorio. La coppia rischia invece di diventare noiosa e scontata. E così la sessualità».

Bisognerebbe insomma ritagliarsi tante piccole “vacanze” durante l’anno…
«Il tempo dell’intimità va cercato e protetto. Va costruito uno spazio per incontrarsi che deve essere rubato alle altre cose, spazio importante perché senza sesso ed emozioni la coppia si “stabilizza” ma con grossi rischi di rottura. È un concetto tanto banale quanto ignorato nella routine di tutti i giorni. “Non ho tempo per fare sesso!”. “Ci vogliamo bene, ma senza desiderarci”. Quando si presentano in consultazione sessuale sono queste le frasi più frequenti che sento».

Di motivi “legittimi”, per non avere voglia di fare l’amore con il proprio partner, sembrano essercene sempre tanti: lo stress, la mancanza di sonno, la nascita di un figlio, la routine, i litigi, gli ormoni, il caldo, il cane, l’amante.
«Non credo che i figli siano un problema per la sessualità di coppia. È la coppia che altresì si nasconde dietro i figli per non vivere una sessualità. Ci sarebbe da aprire un universo su questo tema… Il desiderio rappresenta l’aspetto più inafferrabile e delicato della risposta sessuale. Ha poco a che fare con la libido e la quantità di ormoni in circolazione. Il desiderio sta nella nostra testa, nel modo in cui ci vediamo, stiamo con noi stessi e con l’altro. Attinge nelle fantasie, aspettative, esperienze passate, nei bisogni. È l’energia che ci accende e ci orienta all’altro ma non è lì fissa e immobile, pronta a venir fuori all’occorrenza. Fluttua e cala, e allo stesso tempo può inquinarsi, scaricarsi, anche spengersi lentamente. Per esempio quando ci sentiamo non accolti, ascoltati, apprezzati come vorremmo. Quando ci sentiamo traditi e delusi, nel senso ampio del termine, nelle aspettative, nei progetti. Quando è sempre tutto uguale, monotono e ripetitivo, e anche noi lo siamo senza rendercene conto, e aspettiamo che l’altro compia chissà quale magia per riconquistarci. Sensazioni che riguardano indistintamente uomini e donne di ogni età».

Se ritrovare in vacanza l’intimità e la sessualità trascurate non è poi così automatico, che si deve fare per riuscirci?
«Mettiamo in conto che le cose forse non andranno subito lisce. Si parte troppo stanchi, già tesi e con un carico di emozioni compresse eccessivo da smaltire. Anche una banalità può fare emergere rancori irrisolti. Cambiare ritmo, ingranare una nuova marcia, fare pensieri diversi e immergersi in una nuova realtà può richiedere del tempo. Anche staccare dalla modalità “lavoro” non è facile o immediato per tutti allo stesso modo. Dopo anni, un rapporto rischia di essere soffocato da cattive abitudini e da atteggiamenti, che sedimentandosi nel tempo, fiaccano il sentimento e gli entusiasmi. Nella dinamica a due ci sono sempre gli stessi ruoli ormai stabiliti tacitamente. Intendiamoci: si possono avere rapporti sessuali, “funzionare” apparentemente bene, ma senza quella spinta, quell’energia, quel coinvolgimento necessari per una sessualità veramente soddisfacente. Mantenere acceso il fuoco della passione, dare nuova linfa alla propria relazione, è possibile. Con qualche sforzo e consapevolezza in più da parte di entrambi i partner».

E dunque, come ritrovare l’intesa sessuale?
«Personalmente resto del parere che il più potente organo sessuale è la nostra testa. Il sesso è fatto di corpi che si toccano, ma l’incontro erotico-sessuale non deve diventare una coreografia meccanica. Non è tanto lo stimolo in sé che determina il piacere sessuale, ma il significato che il nostro cervello attribuisce allo stimolo. È da qui, da questa consapevolezza che si riparte, se vogliamo riaccendere l’eros in vacanza. Se si è davvero disposti a investire sulla coppia, la vacanza offre l’occasione per passare tempo insieme, parlarsi, toccarsi, cercarsi emotivamente e fisicamente. Per dare spazio alla spontaneità e alla voglia di sperimentare nuove esperienze insieme. Per mostrare nuovi lati di noi, creare quel clima di desiderio e di curiosità reciproci con una maggiore tenerezza o passionalità. Prendendosi anche un po’ di tempo per sé. Continuare a scoprirsi, anche dopo anni, è possibile. L’importante è tornare a casa cambiati e aver capito qualcosa in più di noi e della coppia».

di Cristina Tirinzoni

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