MenopausaOK: un progetto per viverla al meglio

Sono donne ancora giovani e nel pieno della propria attività lavorativa. Ma all’improvviso si trovano a dover convivere con disturbi, quali vampate, insonnia, irritabilità, che interessano tre donne su quattro e possono compromettere anche le performance lavorative e le relazioni sociali. Per questo è indispensabile intervenire, con un’adeguata informazione e cure appropriate, per vivere al meglio questo periodo, che rappresenta quasi un terzo della vita, circa 30 anni. Promuovere un nuovo modo di affrontare la menopausa, attraverso la riscoperta di sé, la prevenzione, l’uso delle risorse terapeutiche per contrastarne i sintomi a breve e a lungo termine, è l’obiettivo di “Love Yourself – Menopausa, da oggi qualcosa cambia”, campagna d’informazione promossa da SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) in collaborazione con MenopausaOK, progetto educazionale di MSD Italia. Testimonial della Campagna è la conduttrice televisiva Tosca d’Aquino che ha girato un video, intervistando i maggiori esperti di menopausa, ginecologi, ma anche nutrizionisti, dermatologi e un personal trainer, visibile sul sito: www.menopausaOK.it. Le donne potranno anche rispondere a un test: “E tu di che menopausa sei?” che le aiuterà a comprendere meglio le proprie esigenze. E potranno anche rivolgersi alla “Love Band”, il team online delle esperte ginecologhe, che risponderanno in forma privata a domande, quesiti e dubbi posti dalle utenti.

«La menopausa è un evento naturale del ciclo fisiologico della vita di una donna. È un periodo molto delicato che viene affrontato e vissuto da ciascuna in modo diverso, ma che ha come comune denominatore una maggiore vulnerabilità fisica e psico-emotiva», afferma il professor Nicola Surico, ordinario di Ginecologia e Ostetricia, Università Piemonte Orientale (UPO), di Novara e Presidente SIGO S.r.l. «Questa campagna si propone di accrescere la consapevolezza delle donne sull’importanza di mantenere uno stile di vita equilibrato durante la menopausa e fornisce gli strumenti per rendersi conto con più prontezza dei cambiamenti che avvengono nel proprio corpo, senza chiudersi in loro stesse». L’impatto sulla qualità di vita dei sintomi associati alla menopausa amplifica le ripercussioni sulla sfera psichica: alla menopausa si accompagnano spesso ridotta stima di sé, insoddisfazione per la vita attuale, ansia per il futuro. Ma è proprio questa visione negativa che l’iniziativa “Love Yourself” oggi vuole ribaltare. «La campagna “Love Yourself” ha l’obiettivo di far capire alle donne che la menopausa è un’occasione unica per fare prevenzione, accettarsi in un nuovo ruolo e conquistare una nuova femminilità», afferma Rossella Nappi, professore associato di Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università degli Studi di Pavia. «Non bisogna vivere la menopausa come un evento negativo e catastrofico, ma come un momento di rilancio per riappropriarsi del proprio corpo, con maggiore amore e rispetto di prima, da un lato con lo stile di vita, volto a una sana alimentazione, al contenimento del peso corporeo, all’eliminazione delle cattive abitudini, come fumo e alcool, dall’altro con l’attività fisica che aiuta a ridurre i fattori di rischio cardiovascolare, aumenta la capacità di bruciare il grasso corporeo e stabilizza i livelli di glicemia».

«La menopausa viene identificata con l’ultima mestruazione della donna e rappresenta lo spartiacque tra la pre e la post-menopausa», puntualizza la professoressa Nappi. «La pre-menopausa è un periodo di durata variabile, da donna a donna, compreso tra 3 e 5 anni ed è caratterizzata dalla progressiva riduzione della capacità dell’ovaio di produrre ormoni femminili, in particolare gli estrogeni: la donna cessa di essere fertile e inizia ad avere alterazioni del ritmo mestruale. La post-menopausa è invece caratterizzata dalla carenza stabile di estrogeni e da una precisa sintomatologia con vampate di calore, sudorazione, irritabilità, ansia, nervosismo, insonnia, calo del desiderio, secchezza vaginale, cistiti ricorrenti, stanchezza fisica. Il deficit estrogenico aumenta il rischio cardiovascolare e metabolico e predispone la donna, a distanza di 10-15 anni, al pericolo di patologie cardiovascolari, come infarto e ictus. La carenza di estrogeni condiziona la perdita di massa ossea, con insorgenza di osteoporosi e fratture. Correlate alle carenze ormonali sono anche le malattie neurodegenerative. Considerando che la media delle donne va in menopausa intorno ai 50-51 anni (una donna su 100, addirittura prima dei 40), rimangono altri 30 anni di aspettativa di vita: per questo è importante attuare una strategia preventiva a lungo termine, seguendo i consigli del proprio ginecologo».
Per contrastare i sintomi della menopausa da diversi anni viene utilizzata la TOS (Terapia Ormonale Sostitutiva). La TOS è l’unica terapia veramente efficace nella cura della sindrome del climaterio (vampate, sudorazioni, insonnia…), nella prevenzione dell’osteoporosi, che può iniziare a manifestarsi nei primi 10 anni dopo la menopausa e, in generale, nel mantenimento di un buon equilibrio psicofisico. Alla TOS convenzionale, si sono affiancate terapie ormonali selettive, che aiutano a contrastare la sintomatologia tipica del climaterio senza gli effetti collaterali di quella convenzionale.

«Le nuove terapie ormonali differiscono rispetto a quelle standard classicamente utilizzate sino a vari anni fa sia per il dosaggio, con contenuti di estrogeno ridotti anche del 50% rispetto al passato, sia per la composizione farmacologica, con l’associazione all’estrogeno di principi attivi diversi dal progestinico, in grado di agire in modo selettivo», afferma il dottor Stefano Lello, Ginecologo, Dipartimento Salute Donna e Bambino, Fondazione Policlinico Gemelli, Roma. «Queste associazioni migliorano la sintomatologia vasomotoria (vampate e sudorazioni) e la qualità globale della vita delle donne, senza aumento del rischio di tumore della mammella, dell’utero o di malattie cardiovascolari e trombosi, come dimostrato dagli studi clinici. Tra queste, una nuova terapia detta TSEC (Tissue Selective Estrogen Complex, cioè complesso estrogenico tessuto-selettivo), con una composizione assolutamente unica che, insieme all’estrogeno a basso dosaggio, non associa un progestinico (cioè un analogo sintetico del progesterone naturale), ma una molecola (bazedoxifene) che è un modulatore selettivo del recettore estrogenico, cioè una molecola in grado di agire come un estrogeno su alcuni tessuti (come l’osso) e come antiestrogeno su altri tessuti (come l’utero). In questo modo il possibile stimolo sull’endometrio (che è il rivestimento interno dell’utero) da parte degli estrogeni è controbilanciato dal bazedoxifene.

È interessante notare come, dopo due anni di trattamento in una serie di studi eseguiti a livello internazionale, tale associazione ha migliorato la sintomatologia vasomotoria (vampate e sudorazioni), a vantaggio della qualità globale della vita delle pazienti, non ha mostrato aumento del rischio di tumore della mammella o dell’utero, nè un rischio aumentato di malattie cardiovascolari o di trombosi; infine, ha migliorato la secchezza vaginale, sintomo invalidante in molte donne in menopausa. Il TSEC è in grado di contrastare in modo efficace i più fastidiosi sintomi menopausali, quali vampate di calore, sudorazioni notturne, qualità del sonno, con un profilo positivo in termini di tollerabilità ed è particolarmente indicata per le donne che presentano intolleranza al progestinico. Le Terapie Ormonali Sostitutive possono essere iniziate quando la donna è in menopausa, cioè dopo un anno di assenza di mestruazioni o dopo sei mesi di assenza di mestruazioni con conferma con esami ormonali che indicano che l’attività dell’ovaio nella produzione di estrogeni è terminata».

di Paola Trombetta

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