MESTRUAZIONI IN ESTATE: UNA DONNA SU DUE NON LE VORREBBE

Le tanto attese vacanze possono diventare una “disgrazia” se coincidono proprio con i giorni del ciclo mestruale. A ben poco servono gli assorbenti interni: la voglia di nuotare, stare al sole, indossare costumi attillati e abiti chiari viene smorzata nei giorni del ciclo, in particolare se abbondante e doloroso. Una donna su due non vorrebbe avere le mestruazioni, soprattutto in estate. Lo conferma un’indagine condotta su 350 donne dalle Cliniche ginecologiche dell’Università di Pisa e di Cagliari. Quali soluzioni proporre? Lo abbiamo chiesto alla professoressa Franca Fruzzetti della Clinica Ostetrico Ginecologica dell’Ospedale Santa Chiara/Università di Pisa, in occasione della presentazione del Decalogo sulle mestruazioni, curato dalla Società Italiana della Contraccezione (SIC).

«Il 50% delle donne intervistate non vorrebbe avere le mestruazioni ogni mese», conferma subito Fruzzetti. «Di queste più di un terzo le vorrebbero eliminare del tutto; un terzo le accetta non più di due volte l’anno e per meno di un terzo basta una sola volta. A rifiutare le mestruazioni sono soprattutto donne più avanti negli anni, con un ciclo abbondante e doloroso, che accusano disturbi come dolore addominale, cefalea, gonfiore, tensione mammaria. Ma anche donne giovani, per le quali la mestruazione potrebbe rappresentare un impiccio, soprattutto in estate o in occasione di eventi particolari, come viaggi, esami, colloqui di lavoro… Ricordo una mia paziente che mi chiese di poter spostare le mestruazioni di un mese perché doveva sposarsi e andare in viaggio di nozze. E allora le ho consigliato di assumere la pillola in modo continuativo, senza sospensione, per tre mesi di seguito».

Basta dunque assumere la pillola in modo continuativo per evitare le mestruazioni? Ma per quanto tempo di seguito si potrebbe prendere?

«In realtà ciascuna donna può programmare il proprio calendario mestruale, assumendo la pillola senza interruzione per diversi mesi. La si può prendere in continuo per tre/sei mesi o addirittura un anno. Per comodità di assunzione è oggi in commercio una recente formulazione che consente la somministrazione di estro-progestinici (etinilestradiolo e levonorgestrel) per 84 giorni di seguito con un’interruzione di sette giorni durante i quali avviene la mestruazione. Il vantaggio di questa pillola è che, anche nei sette giorni di sospensione, si continua ad assumere etinilestradiolo. E questo consente di mantenere costantemente inibita l’attività ovarica. Assumendo invece le pillole tradizionali e interrompendole per qualche giorno, c’è il pericolo che possano ricomparire disturbi come gonfiore, dismenorrea, cefalea».

Si corrono rischi per la salute a prendere la pillola in modo continuativo?

«Non solo non ci sono rischi, ma direi piuttosto benefici. Bloccando l’attività delle ovaie, la pillola non fa proliferare l’endometrio, ancor più se viene assunta in modo continuativo. Oltre ad evitare problemi come dismenorrea, cefalea mestruale, a lungo andare protegge l’endometrio: non a caso le donne che assumono contraccettivi ormonali hanno il 50% in meno di rischio di tumore endometriale. Sulla falsa credenza, diffusa soprattutto tra le giovani, che la pillola possa influire sulla fertilità, occorre precisare che in realtà la protegge, appunto perché mette a riposo le ovaie. E la fertilità viene ripristinata in poco tempo, anche dopo un anno di assunzione continuativa della pillola».

di Paola Trombetta

IL VERO E IL FALSO SU PILLOLA E MESTRUAZIONI

a cura della Società Italiana della Contraccezione

1) La mestruazione fisiologica è segno che non si aspetta un bambino e si manifesta in media ogni 28 giorni?   

Vero

Lo scopo del ciclo mestruale è quello di creare un ambiente favorevole all’impianto dell’embrione fecondato. Le mestruazioni sono una perdita di sangue che si verifica quando l’utero espelle lo strato superficiale della sua mucosa e quando il livello di due ormoni, estrogeni e progestinici, si abbatte. Ovviamente questo processo avviene solamente se l’ovulo non è stato fecondato dallo spermatozoo.

2) La mestruazione che avviene in fase di assunzione di contraccettivi ormonali è del tutto simile alla mestruazione fisiologica?

Falso

Il sanguinamento che si presenta in corso di assunzione di un contraccettivo ormonale è una falsa mestruazione. La pillola anticoncezionale infatti mette a riposo le ovaie e grazie agli ormoni estrogeni e ai progestinici contenuti nella pillola, la mucosa uterina continua a crescere e, alla sospensione mensile del contraccettivo orale, si sfalda.

3) La mestruazione è inevitabile se si assume la pillola?

Falso

Quando John Rock negli anni ’50 iniziò a lavorare a quella che oggi chiamiamo familiarmente “pillola”, era convinto di essere in procinto di creare un sistema “naturale”. Poiché all’epoca si riteneva che sia il medico sia la donna associassero psicologicamente il concetto di benessere riproduttivo al sanguinamento, Rock si “inventò” anche una finta mestruazione, provocata dalla sospensione degli ormoni contenuti nella pillola.

4) Il “falso ciclo” provocato dalla pillola non ha alcun risvolto sulla salute riproduttiva della donna?

Vero

Non solo. I disturbi connessi al ciclo sono – se non addirittura assenti – molto più leggeri e l’intensità delle perdite può essere modulata grazie alla variazione del tipo di contraccettivo e del regime di somministrazione.

5) Più mestruazioni si hanno, più si è in buona salute?

Falso

Dall’antichità a oggi il numero di gravidanze per ogni donna si è ridotto enormemente (160 mestruazioni nell’arco della vita media di ieri contro le circa 400 mestruazioni di oggi). Questo perché rispetto alle nostre nonne, facciamo meno figli. Poiché il corpo delle donne non si è ancora adattato al cambiamento, avere meno cicli significa avere meno problemi legati al ciclo, quali – solo per citarne alcuni – emicrania ed endometriosi.

6) Tutte le donne desiderano avere le mestruazioni tutti i mesi?

Falso

Il 60%-70% vorrebbe o non avere affatto il ciclo oppure averlo a intervalli più distanziati. Questo anche perché la mestruazione, persino nelle donne che non soffrono di particolari patologie legate al sanguinamento, incide in maniera importante sull’attività sessuale, sull’attività sportiva, lavorativa o ricreativa, sulla vacanza e anche sull’abbigliamento. Gli studi che hanno messo a confronto la somministrazione della pillola per 21, 22, 23 giorni o più modernamente 24 giorni non hanno evidenziato né una presenza di ormoni differente da donna a donna, né effetti collaterali o alterazioni metaboliche.

7) Più a lungo la pillola viene assunta in maniera continuativa, più il dolore e gli altri sintomi legati alla mestruazione sono sotto controllo?

Vero

Il ciclo provoca importanti modificazioni a livello dell’endometrio. Le conseguenze possono essere crampi addominali, flussi mestruali molto abbondanti che possono causare anemia, stanchezza, irritabilità, difficoltà di concentrazione; aumento di patologie quali l’endometriosi e tumori dell’ovaio; cefalea, epilessia, acuirsi delle malattie autoimmunitarie.

8) Le donne italiane vogliono avere le mestruazioni anche quando prendono la pillola?

Falso

A volere il ciclo mensile è il 25%-40% delle donne italiane (il dato varia al variare dell’età). Il 30% non la desidererebbe mai; la restante parte vorrebbe mestruazioni meno frequenti.

9) La contraccezione ormonale cura la dismenorrea?

Vero

Oltre l’80% delle donne quando ha il ciclo soffre di crampi all’utero. Nel 25% di questi casi si manifestano anche dolori intensi (dismenorrea). Le donne affette da questa sindrome assumono antidolorifici e sono qualche volta costrette a sospendere o limitare le attività lavorative, di studio e sociali. L’uso della pillola senza interruzioni diminuisce il numero delle mestruazioni ed è molto indicata.

10) La contraccezione ormonale in continuo può essere utile per le donne con flussi mestruali abbondanti (menorragia)?

Vero

La menorragia crea un disagio per la donna perché non solo la limita nell’abbigliamento e nella libertà di avere uno stile di vita attivo, ma la costringe anche a spendere più soldi in assorbenti. La menorragia inoltre può causare anemia con conseguente stanchezza, irritabilità e difficoltà di concentrazione.

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