MAURIZIA LUCERI, DALLA DANZA CLASSICA AL PILATES

Prima Ballerina del Teatro alla Scala, diplomata alla Scuola di Ballo della Scala nel 1976. Lavora con i più grandi coreografi. Nel 1982 viene nominata solista, riceve il “Premio Dancer” e partecipa come ospite a tante trasmissioni televisive. Sostiene ruoli importanti come Prima Ballerina ed Etoile; nel 1989 riceve il premio “Venere d’Argento” e lo stesso anno viene nominata Prima ballerina. Stiamo parlando di Maurizia Luceri. Ma nel 1998 la ballerina ha un infortunio ed ecco la svolta. «Già mi stavo diplomando come insegnante di Pilates – racconta – e allora per quattro anni sono stata l’insegnante ufficiale delle tecnica Pilates per il Corpo di ballo del teatro».  Si è diplomata CovaTech Certified Teacher dopo 10 anni di allenamento con Anna Maria Cova. Così è diventata preparatore atletico di giovani talenti della danza attraverso un approccio olistico (Mente-Corpo) e multidisciplinare (Pilates, Yamuna Body Rolling, Core Align), che passa dalla rieducazione posturale al perfezionamento e potenziamento delle capacità atletiche dei ballerini, e che consente di ottenere risultati sportivi più velocemente, prevenire gli infortuni, oltre che risolverli.

Ma consapevolezza del proprio corpo e rieducazione posturale possono risolvere i problemi di tante persone. Così nel 1998 apre lo “Studio Pilates Due” di Milano, in collaborazione con Marina Pratesi,  promuovendo workshop e corsi di formazione con i maggiori esperti internazionali come Alan Herdman, Erich Franklin, James Earls,Yamuna Zake, Julian Littleford e Jonathan Hoffman.

Per chi lavora ore seduta alla scrivania, si propongono esercizi in piedi e si usa la spalliera, per riacquistare equilibrio, coordinazione e riattivare il sistema nervoso centrale che tende a impigrirsi rendendoci, nel tempo, incapaci di reagire agli stimoli immediati, come un’auto in corsa che ci sfreccia davanti al marciapiede.Tanti i  benefici del Pilates durante la gravidanza. In questo periodo il corpo della donna subisce una serie di mutamenti dovuti a variazioni ormonali e all’aumento di alcuni ormoni come gli estrogeni e il progesterone. Il loro ruolo è di creare le migliori condizioni ad accogliere e nutrire il feto e rilassare la muscolatura affinché il bambino che nascerà possa crescere in un ambiente consono. Senza aumentare eccessivamente il battito cardiaco, si aiuta a migliorare la postura e di conseguenza a ridurre le tensioni sulle articolazioni. Con un’apposita palla “Yamuna” si lavora sul risveglio dei piedi e delle caviglie per evitare storte a causa delle articolazioni più lasse. Molti esercizi per piedi, cavigie e ginocchia si eseguono anche da seduti.

Tramite la respirazione e la concentrazione che sono alla base della disciplina, si può  migliorare la consapevolezza del proprio corpo, affrontandone con più serenità i cambiamenti e gestendo più facilmente lo sforzo del parto.L’insegnante tende ad assecondare i segnali del corpo. «Lascio che la gestante stia seduta in avanti – consiglia la signora Luceri – appoggiandosi davanti agli ischi e sull’osso pubico, per non avere tutto il peso sul “pavimento pelvico”. Addominali ed esercizi per tonificare il pavimento pelvico verranno proposti nel post partum per tornare in forma».

Lavoro interessante anche per la menopausa. Sarà aerobico con un carico graduale, per combattere osteopenia e osteoporosi. Per migliorare la resistenza ossea si lavorerà con la palla Yamuna e sulla macchina Reformer, applicando una pedana, per fare piccoli salti in posizione supina.

di Cristina Bertolini

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