A CIASCUNA ETA’, LA SUA BELLEZZA

Le età della bellezza? Valgono solo sul documento d’identità (da nascondere nel punto più riposto della borsetta). In realtà, le formule cosmetiche hi-tech sono in grado di sottrarre molti anni al viso, mescolando le carte dell’anagrafe! Leggere per credere.

 

 

30 anni

La carnagione è morbida ed elastica: cellule che si rinnovano a pieno ritmo, fibre di collagene ed elastina perfettamente integre. A questa età, conta solo mantenere intatto il proprio “capitale-bellezza”. Risolvendo, di volta in volta, qualche piccolo inestetismo. Come quello della pelle lucida e impura nella zona a T del viso (fronte, naso e mento).  Responsabili gli ormoni androgeni, che possono innescare l’iperattività delle ghiandole sebacee. Specie in questo periodo dell’anno, quando si paga il conto delle prolungate esposizioni al sole delle vacanze. È vero che i raggi Uv sembrano ridurre l’infiammazione delle ghiandole sebacee, indebolendo momentaneamente le difese immunitarie. Nel frattempo, però, la pelle si difende con decisione e, nel produrre più melanina, si ispessisce e occlude i pori. Per migliorarne l’aspetto, ci vogliono creme e fluidi con formule mirate e texture leggere, “oil-free”, non occlusive. Anche esfoliazioni e peeling periodici aiutano a purificare e levigare.

Qualche piccola macchia sul viso? Può capitare, soprattutto in gravidanza. Si chiama cloasma. I rimedi? Abbinare una crema da giorno idratante e antietà con filtri solari (SPF 15) a un trattamento serale schiarente, a base di vitamina C, arbutina, acidi cogico, tiottico e fitico. E, nel frattempo, mimetizzare le macchie con un correttore giallo e un fondotinta compatto. 

40 anni

È l’epoca della femminilità piena, vissuta dalla maggior parte delle donne, con consapevolezza e sensualità. La pelle non sembra aver subito mutamenti rispetto ai 30 anni e, almeno all’apparenza, mantiene intatta la sua consistenza. Vietato, però, sedersi sugli allori. Perché rughe e cedimenti sono in agguato. Ad accelerare questo processo, contribuiscono i raggi Uv. È da loro che le quarantenni devono guardarsi. Meglio sacrificare un tocco di colore alla giovinezza! Parole d’ordine: “dosare” la tintarella estiva e d’inverno bandire le lampade, affrontando la luce del giorno con creme arricchite di filtri solari. Ancor più temibile delle macchie, la couperose. Squilibri ormonali, predisposizione familiare, sbalzi di temperatura sono tra le cause più comuni. I must per combatterla: creme con antocianosidi, che proteggono i capillari e ne impediscono il rilassamento. Cibi giusti, come i frutti di bosco, ricchi di flavonoidi, che fortificano le pareti dei piccoli vasi. E drastica riduzione della nicotina, che soffoca letteralmente la microcircolazione, impedendo la distribuzione dell’ossigeno alle cellule. Intorno agli “anta”, compaiono le prime rughe visibili, specie se la mimica è accentuata. Se vuoi attenuarle, ideali i trattamenti occhi di ultima generazione – “botox-like” – a base di esapeptidi, che provocano un leggero rilassamento dei muscoli perioculari. O “filler-like”, in grado di riempire i piccoli avvallamenti cutanei con molecole, ad alto potere idratante, come l’acido jaluronico.

50 anni

Le chiamano “50-something”. Ma di fascino da vendere ne hanno “very much”. Sono le cinquantenni di oggi: la vita che ricomincia da un altro inizio. Solo spostato avanti, perché da lì il panorama diventa più limpido. Ciò non significa “abbassare la guardia”. A minare lo splendore della carnagione, è il drastico calo degli  estrogeni. Le conseguenze? Assottigliamento della pelle, disidratazione e perdita di tonicità.

Tre i punti chiave della “remise en forme” di viso e dintorni.

1) Contro la secchezza, alterna, ogni giorno, un trattamento antiossidante a un’emulsione arricchita di isoflavoni di soia, che dona turgore e compattezza alla cute. Un paio di volte la settimana, una maschera ristrutturante dalla texture corposa e un ciclo di due, tre mesi con un integratore per bocca a base di fosfolipidi di soia e lattoalbumina.

2) Le macchie brune si fanno sempre più evidenti? Usa regolarmente creme da giorno nutrienti e antietà dotate di filtri solari elevati (SPF da 15 in su), mentre la sera è d’obbligo un trattamento a base di acidi schiarenti (glicolico, glicirretico, cogico e lipoico o tiottico) ed estratti vegetali (fiore di ibisco e del corbezzolo). Una volta la settimana, massaggia delicatamente un esfoliante o un prodotto ricco di retinolo o alfaidrossiacidi (AHA).

3) Per frenare rughe e cedimenti di zone a rischio come collo e décolleté, servono, invece, creme e maschere mirate dalla texture corposa e con un pool di antiossidanti ad alta concentrazione.

60 anni

A quest’età, guardarsi allo specchio e compilare un… bollettino di guerra sullo stato di abbandono della pelle, potrebbe essere una cosa sola! La produzione di sebo subisce una brusca battuta d’arresto, mentre il film idrolipidico, che fa da barriera alle aggressioni esterne, si riduce notevolmente, rendendo la carnagione ancor più fragile e indifesa. Bando agli indugi, niente è perduto! Il trattamento ideale dovrebbe contenere cocktail di antiossidanti (acido lipoico, vitamine A, E e C), filtri solari (con un SPF pari almeno a 15) e omega 3 e 6, che rilanciano la sintesi di collagene, ridisegnando i contorni del viso. E un mix di sali minerali (calcio, in particolare) che stimolano l’attività cellulare, rigenerando i tessuti. Nel contempo, una  “terapia cosmetica sostitutiva” pensa a ridisegnare i contorni del viso, “sedotti” dalla forza di gravità: creme ricche di fitoestrogeni, estratti per lo più da soia, luppolo e kigelia africana. Obiettivo: “ridensificare” i tessuti, migliorando la loro capacità di trattenere acqua.

di Monica Caiti

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