PAZIENTI CRONICI: PIU’SICURI CON LA TELEMEDICINA

Misurare la glicemia, la pressione arteriosa, la concentrazione di ossigeno nel sangue e, perché no, anche il peso e il movimento. A essere particolarmente coinvolte in questi rilevamenti sono le donne, che hanno spesso la funzione di care-giver all’interno del nucleo familiare, dovendo accudire mariti o genitori anziani affetti da malattie croniche.

Da oggi questo compito potrebbe diventare meno gravoso grazie a un sistema di monitoraggio on-line che consente in tempo reale di controllare questi valori. E i pazienti, soprattutto anziani, si sentono più sicuri: in caso di anomalie, vengono subito allertati a ripetere l’esame, ed eventualmente assistiti da personale medico specializzato. Questo monitoraggio on-line oggi è possibile grazie al programma di Telemedicina “Doctor Plus”, realizzato da Vree Health, società del Gruppo MSD. «Per mettere a punto questo metodo siamo partiti dalle esigenze dei pazienti e dei loro familiari, che in questo modo si sentono rassicurati e riducono anche il ricorso ai ricoveri in ospedale», conferma il dottor Gianluca Gala, direttore di Vree Health Italia.

Come funziona questo servizio? «Le misurazioni dei valori effettuate a domicilio dai pazienti vengono inviate tramite bluetooth a una centralina che raccoglie i dati clinici e li manda a un sistema a cui hanno accesso il medico, lo specialista, la centrale infermieristica, attiva 12 ore su 24 e 6 giorni su 7. Se un valore riscontrato supera una certa soglia, il personale infermieristico contatta subito il paziente, offrendo consigli e suggerimenti e, nei casi più gravi, contattano direttamente il medico».

Ai vantaggi immediati per i pazienti, si aggiunge un indiscusso risparmio per la sanità pubblica. Lo dimostra uno studio condotto dalla Fondazione Mario Negri Sud su 300 persone con diabete, la più diffusa patologia cronica che richiede ripetuti monitoraggi quotidiani dei valori glicemici. «Nel gruppo monitorato a distanza si è evidenziato un netto miglioramento del profilo metabolico e una riduzione significativa del numero di visite specialistiche, ma anche un miglioramento evidente del vissuto della malattia e dello stato di benessere fisico e psicologico», conferma il dottor Antonio Nicolucci, direttore del Laboratorio di Epidemiologia clinica della Fondazione Mario Negri Sud. «Notevoli risparmi si potrebbero ottenere in futuro attraverso l’estensione di questi programmi di sanità digitale negli ambiti chiave del Sistema Sanitario Nazionale».

In Italia sono circa 7,5 milioni i pazienti affetti da patologie croniche che potrebbero essere gestiti con questo tipo di monitoraggio. «L’incremento dell’età media della popolazione comporta inevitabilmente un aumento della diffusione di malattie croniche-degenerative», puntualizza il dottor Gianfranco Gensini, presidente della Società Italiana di Telemedicina. «La maggior parte di queste patologie non richiede ricovero ospedaliero, ma un attento controllo clinico che può essere fatto sul territorio o direttamente a domicilio, risparmiando così tanti ricoveri superflui».

di Paola Trombetta

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