“PELLE DI DONNA” ALLA TRIENNALE DI MILANO

Per la prima volta in Italia una mostra che unisce arte e scienza sul tema della pelle.

“PELLE DI DONNA. Identità e bellezza fra arte e scienza”, a cura di Pietro Bellasi e Martina Mazzotta, è esposta alla Triennale di Milano dal 24 gennaio al 19 febbraio 2012.

La mostra è strutturata in un percorso di sei sezioni che affrontano in termini transdisciplinari il tema della pelle, della bellezza e dell’identità femminile ed è accompagnata dalla presenza costante di interventi di arte contemporanea. Introduce il tutto un gioco di corrispondenze tra macro e microcosmo, tra immagini della superficie di astri e pianeti e immagini dell’epidermide vista al microscopio.

La prima sezione è intitolata La scoperta della pelle e presenta le rarissime cere settecentesche della scultrice e anatomista Anna Morandi e Cesare Bettini il percorso prosegue con il Paradiso dell’igiene messo in contrapposizione all’Inferno della pudicizia:  l’esplosione   del  concetto di  “igiene”  nella  modernità  viene  illustrato  da  sale  da  bagno  e “marchingegni d’igiene” di ieri e di oggi, provenienti da musei aziendali. Un “tunnel di mostri”, realizzato in collaborazione con la Cineteca Italiana di Milano, funge da raccordo con la sezione successiva, cuore della mostra: il Volto della bellezza, il ruolo della pelle. A una storia della cosmetica, dall’antichità fino ai nostri giorni, si accompagnano opere che esaltano il mutare nel tempo del concetto di bello e i differenti modi di interpretazione.

Da una visione di bellezza classica del gesso da Canova e delle donne rappresentate Alfons Mucha nel grande paravento dal titolo “Le quattro Stagioni”, in perfetto stile Art Nouveau, si viene catapultati in visioni oniriche, metaforiche che si concretizzano nei ritratti del pittore francese Odilon Redon, di Alberto Martini, di Adriana Bisi Fabbri.

In questo lungo soffermarsi sull’identità femminile, ampio spazio viene dedicato anche alla pelle, volto ad sottolinearne le peculiarità nelle sue diverse declinazioni. La mostra offre alcuni esempi significativi come gli incarnati e la bellezza algida delle donne-icone immortalate da Man Ray per arrivare alla pelle e alla bellezza iconica di “Marilyn” (1967) Non mancano riferimenti all’ambito letterario, come l’opera di Luigi Maio “La crema di Azazello” (da “Il Maestro e Margherita” di Bulgakov), realizzata per l’occasione.

A conclusione del percorso il visitatore giunge in un vero laboratorio scientifico interattivo e una stanza polisensoriale Infine, ogni donna può lasciare la propria impronta “mettendoci la faccia”, attraverso lo scatto di una foto istantanea del suo volto che andrà a far parte di un’installazione a parete, quale testimonianza  attuale e reale.

Nei quattro weekend di apertura della mostra (28-29 gennaio, 3-4, 11-12, 18-19 febbraio), i visitatori possono usufruire di screening facciali, consulenza personalizzate e gratuite, test e diagnosi della pelle; un servizio possibile grazie a Skincare Lab di Boots Laboratories ed alla presenza di specialisti cosmetologi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

 

catalogo pubblicato dalle Edizioni Gabriele Mazzotta

PELLE DI DONNA. Identità e bellezza fra arte e scienza

24 gennaio-19 febbraio 2012

Triennale di Milano, Viale Alemagna 6, 20121  Milano – www.triennale.org, tel. 02-72434208

Orari di apertura: martedì-domenica 10.30-20.30; giovedì-venerdì 10.30-23.00

 

Ingresso libero 

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